Suor Nathalie davanti al Consiglio per i diritti umani a Ginevra

11.07.2018

Il 3 luglio 2018 il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite ha tenuto una seduta speciale sulla Repubblica Democratica del Congo. Suor Nathalie KANGAJ ha letto una dichiarazione a nome di Azione Quaresimale, di Franciscans International e della Commissione episcopale Justitia et Pax del Congo.

Il Consiglio per i diritti umani a Ginevra si è riunito per esaminare il rapporto di esperti dell’ONU sulla repressione e i crimini commessi nel Kasaï fra il 2016 e il 2017. In questa regione della Repubblica Democratica del Congo le violenze causate dalle forze dell’ordine e dai movimenti ribelli hanno provocato una crisi umanitaria senza precedenti, che ha costretto alla fuga circa 1,4 milioni di persone, fra cui 700’000 bambini. Questo conflitto dimenticato dal mondo ha pure paralizzato gli sforzi nella cooperazione allo sviluppo dei partner di Azione Quaresimale.

La crisi politica ha ripercussioni in tutto il paese. Le violazioni dei diritti umani aumentano mentre la sicurezza delle persone è seriamente compromessa. Crescono pure le restrizioni riguardanti la libertà d’espressione e di associazione. Gli atti d’intimidazione, le minacce e gli attacchi contro i difensori dei diritti umani, come pure contro oppositori politici e giornalisti sono sempre più frequenti, mentre arresti e detenzioni arbitrarie sono all’ordine del giorno.

Di fronte a questa situazione, Azione Quaresimale, Franciscans International e la Commissione Episcopale Jiustitia et Pax del Congo hanno chiesto al Consiglio per i diritti umani di mantenere la pressione sulle autorità congolesi così da evitare il ripetersi di nuove gravi violazioni dei diritti umani e di mettere fine all’impunità degli autori che li hanno commessi. È pure stato chiesto di abolire il divieto di manifestazioni pubbliche e la protezione delle collaboratrici e dei collaboratori di ONG e dei difensori dei diritti umani. È infine stata sottolineata l’urgenza di organizzare elezioni credibili nel 2018 affinché il paese possa ritrovare la pace e la stabilità.

 

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