Gentili donatrici e donatori e tutti voi che sostenete il nostro lavoro,
finalmente è arrivata l’estate anche da noi. A me piacerebbe che le giornate fossero sempre lunghe come in questo periodo. Quando rientro a casa dopo il lavoro, ho infatti ancora tutto il tempo per dedicarmi al mio orto: tengo a bada le erbe invadenti, colgo i cetrioli-limone, osservo il finocchio selvatico. Pensate che su quel soffice cespuglio si stavano rimpinzando i bruchi multicolori della farfalla macaone in vista della loro spettacolare trasformazione. Tanta diversità mi emoziona!
Sono una persona fortunata: mi occupo dell’orto a tempo perso e ho così l’opportunità di mettermi in relazione con la terra e di raccoglierne i generosi frutti. Invece, per migliaia di famiglie contadine nei 14 paesi in cui realizziamo progetti, l’orto è il pilastro dell’esistenza. Un baluardo minacciato, ahimè!
Enormi monoculture di palma da olio, di soia o frutteti mettono alle strette chi è dedito all’agricoltura su piccola scala rendendogli la vita difficile. Pesticidi che inquinano le falde acquifere sono utilizzati a tappeto e macchinari giganteschi rendono il suolo molto duro e difficile da lavorare. Si tratta di vere e proprie catastrofi ecologiche cui è difficile far fronte.
Si continua a dimenticare che è ancora l’agricoltura su piccola scala quella che nutre il pianeta! È questa che produce il 70% di ciò che mangiamo. Ed è per questo motivo che Azione Quaresimale s’impegna a fianco di famiglie contadine, il cui lavoro è minacciato dall’agro industria. Le informiamo sui loro diritti e le accompagniamo nell’iter per l’ottenimento di un titolo di proprietà della terra. Il suolo non è solo una superficie produttiva, ma anche fonte d’identità e di vita… per tutti noi.
Vi auguro una bella estate e vi ringrazio, in nome delle decine di migliaia di persone che riusciamo ad aiutare, per il vostro sostegno.